Programma
IL FUTURO È GIÀ IN COSTRUZIONE

TUTTA UN’ALTRA STORIA
FONDAZIONE ARENA
Era fallita, l’abbiamo risanata, rilanciata nel mondo, e l’Arena con l’amministrazione Sboarina è stata più forte anche del Covid. L’amministrazione Sboarina ha ereditato un ente commissariato a causa della gestione precedente. Nel 2021 la Fondazione ha realizzato un utile importante ed è tornata ai massimi livelli anche come qualità degli spettacoli. L’amministrazione Sboarina l’ha salvata e rilanciata: ha messo ai vertici persone competenti ed esperte, nel 2018 il nuovo Consiglio d’indirizzo ha attivato il piano di risanamento per salvare la Fondazione dal commissariamento, generando utili di 2 milioni 679 mila euro, nel 2019 altri 2 milioni 874 mila.
Dal 2018 è migliorata anche la situazione finanziaria, di 11 milioni 669 mila euro, ossia il rapporto tra debiti e crediti. Inoltre oggi i lavoratori sono a stipendio pieno annuale: col precedente sindaco, per 3 anni non hanno preso lo stipendio per 2 mesi all’anno. Altra novità dell’amministrazione Sboarina: sono stati eliminati i biglietti gratis che venivano distribuiti a ogni serata agli amici degli amici, e col milione ricavato sono state aiutate 300 famiglie in difficoltà.
È stato il primo teatro al mondo a riaprire durante la pandemia: nel 2020 è andata in scena la stagione col palco centrale, con dirette televisive nazionali e internazionali; nel 2021 è stato l’unico teatro a ottenere 6 mila posti di capienza (il decreto ne prevedeva mille) con un pubblico stagionale di circa 200 mila persone, mentre tutti gli altri teatri erano chiusi. È stata una grande immagine nel mondo, un messaggio di speranza e ripresa ai veronesi, ai turisti, agli investitori, al settore turistico, con benefici per tutto l’indotto.

DALLE
QUATTRO FRECCE AL SORPASSO
VARIANTE ALLA STATALE 12,
LA “TANGENZIALE DI CADIDAVID”
L’amministrazione Sboarina ha approvato il progetto definitivo dopo che per 30 anni se n’era solo parlato: per intenderci, dal primo governo Amato nessuno aveva fatto niente, fino all’insediamento di questa giunta comunale. Si tratta del percorso che collegherà Isola della Scala-Cadidavid-Borgo Roma evitando i centri abitati di Cadidavid, Buttapietra, Castel d’Azzano e Vigasio, quindi eliminerà il traffico, le code e l’inquinamento per i residenti di Cadidavid e Verona Sud.
Niente più camion vicino alle case. Niente più ingorghi per chi entrerà dalla parte Sud della città. È stata inserita tra le opere legate alle Olimpiadi invernali 2026, quindi sarà terminata per forza entro il 2025, dato che le Olimpiadi saranno a febbraio dell’anno successivo. Strada statale, costo dell’opera 145 milioni, di cui 61 ottenuti dallo Stato col decreto Olimpiadi Milano-Cortina 2026. 81 i milioni arrivati in Veneto per infrastrutture ed è stata la giunta Zaia ad approvare l’intesa tra la Regione, la Lombardia e le Province di Bolzano e Trento per la destinazione delle risorse.
DALLE
QUATTRO FRECCE AL SORPASSO
VARIANTE ALLA STATALE 12,
LA “TANGENZIALE DI CADIDAVID”
L’amministrazione Sboarina ha approvato il progetto definitivo dopo che per 30 anni se n’era solo parlato: per intenderci, dal primo governo Amato nessuno aveva fatto niente, fino all’insediamento di questa giunta comunale. Si tratta del percorso che collegherà Isola della Scala-Cadidavid-Borgo Roma evitando i centri abitati di Cadidavid, Buttapietra, Castel d’Azzano e Vigasio, quindi eliminerà il traffico, le code e l’inquinamento per i residenti di Cadidavid e Verona Sud.
Niente più camion vicino alle case. Niente più ingorghi per chi entrerà dalla parte Sud della città. È stata inserita tra le opere legate alle Olimpiadi invernali 2026, quindi sarà terminata per forza entro il 2025, dato che le Olimpiadi saranno a febbraio dell’anno successivo. Strada statale, costo dell’opera 145 milioni, di cui 61 ottenuti dallo Stato col decreto Olimpiadi Milano-Cortina 2026. 81 i milioni arrivati in Veneto per infrastrutture ed è stata la giunta Zaia ad approvare l’intesa tra la Regione, la Lombardia e le Province di Bolzano e Trento per la destinazione delle risorse.


IL NUOVO ARSENALE DEI VERONESI
ARSENALE
C’era chi voleva l’ennesimo centro commerciale, stavolta in pieno centro: l’amministrazione Sboarina ha salvato l’Arsenale e ha avviato la ristrutturazione. Era tutto fermo dai tempi di Spadolini ministro della Difesa. L’Arsenale era abbandonato da 30 anni. Adesso invece c’è un progetto di ristrutturazione di circa 60 milioni di cui 9 già investiti. Tra gli interventi, il rifacimento dei tetti, dei muri, la sistemazione dal punto di vista sismico. 18 milioni sono arrivati col Pnrr. La precedente amministrazione aveva affidato il project financing a Italiana Costruzioni, e l’amministrazione attuale, per scongiurare la nascita di un centro commerciale, l’ha revocato. La struttura è rimasta pubblica.
È stata aperta una consultazione pubblica, sono arrivate 67 proposte da cittadini, associazioni, professionisti, società, l’amministrazione ha fatto sintesi, realizzato un progetto, e oggi la gente vede per la prima volta i lavori in corso. Negli anni scorsi veronesi e turisti vedevano l’Arsenale che cadeva a pezzi, mentre oggi vedono gli operai al lavoro per rimetterlo a nuovo.

RIGENERAZIONE DA RECORD
“VARIANTE 29”
300 milioni per il recupero delle 45 principali aree ex industriali in condizioni degradate, il tutto a consumo zero di suolo. In un anno e mezzo è stato completato l’iter amministrativo, un record, in Italia, considerando i tempi della burocrazia e l’imponenza dell’intervento, che è stato recentemente elogiato anche dal Sole 24 ore (oltre che dalle riviste specializzate di settore), che ha citato Verona come esempio nazionale per rigenerazione urbana. Si tratta della pianificazione di 760 mila metri quadrati di aree dismesse che saranno tutte riqualificate, un piano che sta cambiando radicalmente il volto di Verona. A giugno 2021, nonostante le difficoltà amministrative legate alla pandemia, la giunta ha accelerato l’intervento, un mese dopo c’è stato il voto del Consiglio, e a Aprile 2022 il via libera definitivo.
RIGENERAZIONE DA RECORD
“VARIANTE 29”
300 milioni per il recupero delle 45 principali aree ex industriali in condizioni degradate, il tutto a consumo zero di suolo. In un anno e mezzo è stato completato l’iter amministrativo, un record, in Italia, considerando i tempi della burocrazia e l’imponenza dell’intervento, che è stato recentemente elogiato anche dal Sole 24 ore (oltre che dalle riviste specializzate di settore), che ha citato Verona come esempio nazionale per rigenerazione urbana. Si tratta della pianificazione di 760 mila metri quadrati di aree dismesse che saranno tutte riqualificate, un piano che sta cambiando radicalmente il volto di Verona. A giugno 2021, nonostante le difficoltà amministrative legate alla pandemia, la giunta ha accelerato l’intervento, un mese dopo c’è stato il voto del Consiglio, e a Aprile 2022 il via libera definitivo.


UN VOLTO NUOVO PER VERONA SUD
EX MANIFATTURA TABACCHI
Da decenni di degrado e abbandono vicino alla stazione e alla Fiera, a un volto nuovo per Verona Sud. Il vecchio edificio è in via di demolizione, e sono in costruzione uffici, negozi, alberghi, ostelli, e un parcheggio interrato a tre piani pronto nel 2024. Opere per 7 milioni. Due nuove rotatorie, rimodulazione della viabilità attorno alla Fiera, che ogni anno ha un milione 300 mila visitatori. Ex manifattura Tabacchi significa anche una lunga galleria pedonale che collegherà il retro della stazione di Porta Nuova, quindi il Central Park e la Fiera.

PIÙ ENERGIA PER VERONA
FUSIONE AGSM-AIM
Il gruppo, operativo dal primo gennaio 2021, grazie a questa operazione ha più potere d’acquisto su gas ed energia, fondamentale soprattutto in questo periodo di forti rincari che Unione Europea e governo stentano a frenare. La fusione è stata tentata per 20 anni dalle precedenti amministrazioni, e realizzata dall’amministrazione Sboarina in meno di 4 e in piena pandemia, peraltro a condizioni più vantaggiose per Verona che detiene il 61,2% del capitale pubblico contro il 38,8 di Vicenza: l’amministrazione precedente prevedeva un rapporto 58-42. Adesso Agsm-Aim è una delle più grandi aziende municipalizzate d’Italia. Un’azienda dal fatturato di circa 2 miliardi di euro che dà lavoro a 2 mila dipendenti.
PIÙ ENERGIA PER VERONA
FUSIONE AGSM-AIM
Il gruppo, operativo dal primo gennaio 2021, grazie a questa operazione ha più potere d’acquisto su gas ed energia, fondamentale soprattutto in questo periodo di forti rincari che Unione Europea e governo stentano a frenare. La fusione è stata tentata per 20 anni dalle precedenti amministrazioni, e realizzata dall’amministrazione Sboarina in meno di 4 e in piena pandemia, peraltro a condizioni più vantaggiose per Verona che detiene il 61,2% del capitale pubblico contro il 38,8 di Vicenza: l’amministrazione precedente prevedeva un rapporto 58-42. Adesso Agsm-Aim è una delle più grandi aziende municipalizzate d’Italia. Un’azienda dal fatturato di circa 2 miliardi di euro che dà lavoro a 2 mila dipendenti.


AL LAVORO
PER VERONETTA
(BANDO QUARTIERI)
Avviata la riqualificazione di Veronetta: la prima convenzione era firmata nel 2012, e da allora non si era mosso nulla. Lavori iniziati a giugno 2021, a giugno 2022 sarà pronta la prima opera (Parco della Provianda con 25.000 mq di parco con piste ciclabili). È previsto il recupero delle ex caserme Passalacqua e Santa Marta, edilizia residenziale, residenze universitarie, una nuova palestra universitaria e un parcheggio interrato. A maggio partono i lavori del Silos di levante e Casa del Capitano, a luglio i lavori di Palazzo Bocca Trezza.
DOVE PORTA IL FUTURO
RESTAURO PORTA NUOVA
Dopo 20 anni di abbandono è stata restaurata la principale porta d’ingresso della città. Ripulita a costo zero per il Comune e quindi per i cittadini grazie alle sponsorizzazioni da parte dei privati. È stata realizzata anche la nuova illuminazione.


DOVE PORTA IL FUTURO
RESTAURO PORTA NUOVA
Dopo 20 anni di abbandono è stata restaurata la principale porta d’ingresso della città. Ripulita a costo zero per il Comune e quindi per i cittadini grazie alle sponsorizzazioni da parte dei privati. È stata realizzata anche la nuova illuminazione.

SEMPRE
PIÙ MODERNA, SEMPRE
PIÙ FIERA
AUMENTO DI CAPITALE DI VERONAFIERE
12 milioni investiti in un generatore di ricchezza della città. Il Comune è socio di maggioranza della Fiera. L’operazione, a cui hanno aderito tutti i soci, ha messo a disposizione nuove risorse per la modernizzazione dell’ente anche in vista di nuove aggregazioni. È stato modificato anche lo Statuto, per avere una governance più snella. La Fiera di Verona è stata la prima a ripartire dopo il Covid: è ripartita con Motorbike a giugno 2020.

VERONA VOLA
AUMENTO
DI CAPITALE DELL’AEROPORTO CATULLO
È stata ereditata una gestione che nel 2014 l’aveva portato sull’orlo del fallimento: di lì l’entrata di Save. L’aeroporto era caduto talmente in basso che c’è voluto tempo per risollevarlo. Nonostante il Covid il Comune ha investito 3 milioni nell’aumento di capitale, necessari per l’attuazione del piano industriale. A luglio 2021 sono cominciati i lavori per la realizzazione del nuovo terminal partenze: investimento da 68 milioni per aumentare la zona imbarchi a 19 gate e arrivare a un traffico di 5 milioni di passeggeri all’anno.
VERONA VOLA
AUMENTO
DI CAPITALE DELL’AEROPORTO CATULLO
È stata ereditata una gestione che nel 2014 l’aveva portato sull’orlo del fallimento: di lì l’entrata di Save. L’aeroporto era caduto talmente in basso che c’è voluto tempo per risollevarlo. Nonostante il Covid il Comune ha investito 3 milioni nell’aumento di capitale, necessari per l’attuazione del piano industriale. A luglio 2021 sono cominciati i lavori per la realizzazione del nuovo terminal partenze: investimento da 68 milioni per aumentare la zona imbarchi a 19 gate e arrivare a un traffico di 5 milioni di passeggeri all’anno.


NE ABBIAMO FATTA DI STRADA
PISTE CICLABILI
In 5 anni aumentate del 13%, Realizzati 13 chilometri, 100 in progettazione coi fondi vinti tramite il Pums, il piano urbano di mobilità sostenibile. Previsto il raddoppio del tracciato, a 200 chilometri.

IL VERDE SI FA SPAZIO
CENTRAL PARK
Tra i più grandi urbani d’Europa. Un’Arena verde grande come 70 campi da calcio (circa 500 mila metri quadrati) che unirà la zona Nord e Sud della città aumentando la qualità della vita, il benessere e la sicurezza dei cittadini. L’area sarà per l’84% un parco, e per il restante 18 un mix di uffici, alberghi, attività commerciali e la nuova stazione “Verona Porta Verde”. È stato capovolto il vecchio schema amministrativo che era: «Faccio un mega centro commerciale e in cambio metto un po’ di verde». Ora la linea guida è: «Faccio un grande parco e per tenerlo vivo e sicuro, dentro ci metto delle attività». Viene valorizzato l’ex scalo merci ferroviario di Porta Nuova. Dal 2017 sono cominciati gli incontri operativi tra Comune e Gruppo Ferrovie dello Stato. Il 5 luglio 2019 è stato firmato il protocollo d’intesa. A gennaio 2021 è stata indetta da Ferrovie dello Stato la gara per l’operatore economico. A ottobre 2021 Signa Group, uno di più grandi investitori immobiliari d’Europa, vince il bando.
IL VERDE SI FA SPAZIO
CENTRAL PARK
Tra i più grandi urbani d’Europa. Un’Arena verde grande come 70 campi da calcio (circa 500 mila metri quadrati) che unirà la zona Nord e Sud della città aumentando la qualità della vita, il benessere e la sicurezza dei cittadini. L’area sarà per l’84% un parco, e per il restante 18 un mix di uffici, alberghi, attività commerciali e la nuova stazione “Verona Porta Verde”. È stato capovolto il vecchio schema amministrativo che era: «Faccio un mega centro commerciale e in cambio metto un po’ di verde». Ora la linea guida è: «Faccio un grande parco e per tenerlo vivo e sicuro, dentro ci metto delle attività». Viene valorizzato l’ex scalo merci ferroviario di Porta Nuova. Dal 2017 sono cominciati gli incontri operativi tra Comune e Gruppo Ferrovie dello Stato. Il 5 luglio 2019 è stato firmato il protocollo d’intesa. A gennaio 2021 è stata indetta da Ferrovie dello Stato la gara per l’operatore economico. A ottobre 2021 Signa Group, uno di più grandi investitori immobiliari d’Europa, vince il bando.


NUOVI CASELLI PER LE DUE AUTOSTRADE
RIBALTAMENTO VERONA SUD
Porterà enormi vantaggi a tutto il territorio perché collega l’autostrada direttamente alla tangenziale riducendo notevolmente l’impatto sul traffico cittadino e quindi l’inquinamento dei quartieri a sud. Un esempio su tutti: si potrà raggiungere Isola della Scala senza passare per Borgo Roma. Il casello sarà interconnesso alla variante alla Statale 12 e collegato al nuovo parcheggio scambiatore in località Genovesa (mille posti) su cui graviterà molto del trasporto pubblico locale, con un ulteriore beneficio in termini di viabilità e vivibilità, soprattutto in concomitanza con l’attività fieristica e i grandi eventi.
AMMODERNAMENTO VERONA NORD
Cominciati a maggio 2021, i lavori stanno per concludersi con un intervento da 3 milioni. È previsto l’ampliamento della sede stradale della Strada Regionale 6 della Cisa nel tratto proveniente da Nord che conduce alla rotatoria del casello. Ci saranno due corsie di transito per eliminare la strozzatura che provoca rallentamenti giornalieri e code nel periodo estivo. Verrà realizzato un nuovo grande parcheggio vicino alla rotatoria con 133 nuovi posti di sosta per le auto. Una passerella pedonale di collegamento tra l’attuale parcheggio e la nuova area risolverà l’attuale problema che impedisce di spostarsi a piedi da una parte all’altra.

DAI ROMANI AI MANESKIN
L’ARENA
MAI STATA COSÌ BELLA
Per la prima volta nella storia si realizzerà il percorso museale in Arena. Si partirà dagli antichi romani per finire nei camerini dei grandi artisti. “Dai romani ai Maneskin”, una svolta alla fruizione dell’anfiteatro e alla sua valorizzazione durante tutto l’anno. Gli arcovoli diventeranno piccole sale museali che ospitano i tanti ritrovamenti archoelogici, con spazi anche per bookshop e caffetteria. Nel restauro del monumento sono stati investiti 14 milioni di euro con l’Art Bonus da parte di Unicredit Banca e Fondazione Cariverona, e la fondamentale collaborazione della Fondazione Arena. Metà dei gradoni sono già stati ripuliti e sigillati contro le infiltrazioni d’acqua. Così come gli arcovoli e il rifacimento dei bagni con moderne tecnologie che rispettino il monumento.
DAI ROMANI AI MANESKIN
L’ARENA
MAI STATA COSÌ BELLA
Per la prima volta nella storia si realizzerà il percorso museale in Arena. Si partirà dagli antichi romani per finire nei camerini dei grandi artisti. “Dai romani ai Maneskin”, una svolta alla fruizione dell’anfiteatro e alla sua valorizzazione durante tutto l’anno. Gli arcovoli diventeranno piccole sale museali che ospitano i tanti ritrovamenti archoelogici, con spazi anche per bookshop e caffetteria. Nel restauro del monumento sono stati investiti 14 milioni di euro con l’Art Bonus da parte di Unicredit Banca e Fondazione Cariverona, e la fondamentale collaborazione della Fondazione Arena. Metà dei gradoni sono già stati ripuliti e sigillati contro le infiltrazioni d’acqua. Così come gli arcovoli e il rifacimento dei bagni con moderne tecnologie che rispettino il monumento.


LUCI IN CORSO
ILLUMINAZIONE CORSO PORTA NUOVA
Con meno buio, più sicurezza e un biglietto da visita ancora più bello della città. Entro fine giugno verranno installati 107 punti luce a led su 69 lampioni che avranno due “braccia”: una sopra il livello degli alberi e una sotto. È il fiore all’occhiello del project financing di Agsm-Aim Smart Solution (ex Agsm Lighting) per dotare la città di nuovi 30 mila punti luce, non solo efficienti, ma anche meno inquinanti e dispendiosi.

CASE AZZOLINI
LE “CASE ROSSE” DI BORGO ROMA
Il Comune, tramite Agec, le ha comprate dall’Inps per 8 milioni, salvando dallo sfratto centinaia di inquilini. Seconda mossa vincente, il bando governativo Pinqua con cui sono stati portati 15 milioni per l’ammodernamento dei 180 alloggi in 5 fabbricati, insieme ad altri 92 appartamenti in via Glori, Volturno e Scuderlando. Saranno 272 famiglie che vedranno migliorare la loro qualità di vita. Una rigenerazione importante che si riverserà anche sul quartiere attraverso una nuova rete ciclabile, il completamento dei marciapiedi e l’ampliamento di Parco Santa Teresa per 17 mila metri quadri.
CASE AZZOLINI
LE “CASE ROSSE” DI BORGO ROMA
Il Comune, tramite Agec, le ha comprate dall’Inps per 8 milioni, salvando dallo sfratto centinaia di inquilini. Seconda mossa vincente, il bando governativo Pinqua con cui sono stati portati 15 milioni per l’ammodernamento dei 180 alloggi in 5 fabbricati, insieme ad altri 92 appartamenti in via Glori, Volturno e Scuderlando. Saranno 272 famiglie che vedranno migliorare la loro qualità di vita. Una rigenerazione importante che si riverserà anche sul quartiere attraverso una nuova rete ciclabile, il completamento dei marciapiedi e l’ampliamento di Parco Santa Teresa per 17 mila metri quadri.


IL GRAN FINALE È SOLO L’INIZIO
GRANDI EVENTI
L’arrivo in Arena del Giro d’Italia, il 29 maggio, lancia la volata all’arrivo in Arena delle Olimpiadi invernali, nel 2026, quando l’anfiteatro ospiterà l’evento di chiusura dei Giochi Milano-Cortina e l’evento inaugurale delle Paralimpiadi, appuntamenti che verranno visti da oltre u n m i l i a r d o di persone e che porteranno enormi benefici per l’indotto e le infrastrutture di Verona.
Le Olimpiadi, per Verona, saranno come l’Expo per Milano, un volano straordinario. Con questa Amministrazione Verona è diventata la prima città (ovviamente dopo Milano, storica sede conclusiva del Giro d’Italia) per tappe conclusive della manifestazione ciclistica più famosa del mondo. Verona l’anno scorso ha ospitato anche la finale maschile della Champions League di volley. L’Arena in questi cinque anni è stata il palcoscenico più ambito dalle star internazionali, e la stagione 2022, aperta dai Maneskin e Zucchero, sarà la più importante di sempre.
VERONA,
GIUSTA E SICURA
SICUREZZA E
LOTTA AL DEGRADO
Nel 2015, prima dell’insediamento dell’attuale Amministrazione, erano 14 mila i reati commessi in città. A fine 2021 la cifra è scesa del 22%: si è consolidata la tendenza alla diminuzione degli episodi di macro e micro delinquenza.
Dal 2019 a oggi sono calati del 45% i borseggi e del 20% gli scippi. I furti nelle auto in sosta sono scesi del 37%. In calo (-17%) anche i danneggiamenti. Sono scese del 17% anche le rapine a danno di negozianti. Per intensificare il presidio del territorio sono stati assunti 100 nuovi vigili e sono state installate 150 nuove telecamere. I due cani antidroga voluti dall’Amministrazione Sboarina, Axel e Pico, in un solo anno hanno consentito l’arresto di 32 delinquenti (i dati fanno riferimento alla sola attività di Polizia Locale). Impegno costante per stroncare sul nascere il fenomeno delle “baby gang”. Inoltre, con l’installazione di specifiche telecamere, anche grazie alla fondamentale attività di Amia, sono state multate circa 1.500 persone per scarico abusivo di rifiuti, con multa da 450 euro.


VERONA,
GIUSTA E SICURA
SICUREZZA E
LOTTA AL DEGRADO
Nel 2015, prima dell’insediamento dell’attuale Amministrazione, erano 14 mila i reati commessi in città. A fine 2021 la cifra è scesa del 22%: si è consolidata la tendenza alla diminuzione degli episodi di macro e micro delinquenza.
Dal 2019 a oggi sono calati del 45% i borseggi e del 20% gli scippi. I furti nelle auto in sosta sono scesi del 37%. In calo (-17%) anche i danneggiamenti. Sono scese del 17% anche le rapine a danno di negozianti. Per intensificare il presidio del territorio sono stati assunti 100 nuovi vigili e sono state installate 150 nuove telecamere. I due cani antidroga voluti dall’Amministrazione Sboarina, Axel e Pico, in un solo anno hanno consentito l’arresto di 32 delinquenti (i dati fanno riferimento alla sola attività di Polizia Locale). Impegno costante per stroncare sul nascere il fenomeno delle “baby gang”. Inoltre, con l’installazione di specifiche telecamere, anche grazie alla fondamentale attività di Amia, sono state multate circa 1.500 persone per scarico abusivo di rifiuti, con multa da 450 euro.

IL VERDE STA BENE SU TUTTO
NUOVE PIANTE
Da metà 2017 a oggi sono stati piantati 40 mila fra alberi e arbusti: una media di 22 al giorno. Ogni singolo albero tagliato perché ammalorato o pericolante è stato sostituito da un altro più giovane. Le sostituzioni vengono fatte con specie autoctone e più adatte al clima cittadino. Oggi, l’età media degli alberi storicamente presenti a Verona è di 60-70 anni, per queste specie già mature è iniziata la sostituzione con grandi riforestazioni a Borgo Roma, Verona est e in singole strade. Già sostituiti anche gli alberi che è stato necessario tagliare per far posto alle opere pubbliche.

SULLA BUONA STRADA
ASFALTATURE
Oltre 20 milioni spesi finora per il rifacimento e la manutenzione di strade, porfido e marciapiedi. Cinque anni fa, la precedente Amministrazione aveva lasciato zero euro a bilancio. Il grande Piano Marshall messo in campo per i 1.200 km di strade comunali non ha lasciato indietro nessun quartiere, partendo dalle arterie più pericolose e quelle dimenticate da anni. Due esempi su tutti: via Chioda in Zai e alla frazione di Moruri, mai asfaltate prima. Grande lavoro, da quasi un milione, sull’annoso problema di via Mezzacampagna, pericolosa e ammalorata. In corso l’allargamento e la costruzione della ciclopedonale.
SULLA BUONA STRADA
ASFALTATURE
Oltre 20 milioni spesi finora per il rifacimento e la manutenzione di strade, porfido e marciapiedi. Cinque anni fa, la precedente Amministrazione aveva lasciato zero euro a bilancio. Il grande Piano Marshall messo in campo per i 1.200 km di strade comunali non ha lasciato indietro nessun quartiere, partendo dalle arterie più pericolose e quelle dimenticate da anni. Due esempi su tutti: via Chioda in Zai e alla frazione di Moruri, mai asfaltate prima. Grande lavoro, da quasi un milione, sull’annoso problema di via Mezzacampagna, pericolosa e ammalorata. In corso l’allargamento e la costruzione della ciclopedonale.


NESSUNO RESTA INDIETRO
SOCIALE
Il Comune di Verona spende oltre 3 milioni al mese per i servizi sociali, assistenza per anziani, persone disagiate, disoccupati, disabilità e marginalità sociale. In aggiunta ai 38 milioni per i Servizi sociali, dei 319 milioni totali del bilancio comunale, un terzo ogni anno è destinato alle famiglie, sono 105 mila euro che comprendono anche le scuole da 0 a 6 anni e gli aiuti per affitti o emergenze momentanee. Cifra che abbiamo sempre mantenuto e aumentata anche nei momenti più difficili come il Covid. L’Amministrazione Sboarina infatti ha guidato la città fuori dalla pandemia con investimenti straordinari per garantire la sicurezza ma anche per sostenere chi aveva perso il lavoro e adesso contro il caro energia. Solo fra marzo e maggio abbiamo stanziato 2 milioni extra per le bollette dei veronesi. Fiore all’occhiello è il capitolo “Nuove povertà”, oltre 1 milione di euro che arriva dalla vendita dei biglietti dell’Arena che fino al 2017 venivano regalati agli ‘amici degli amici’. Denaro prezioso che è andato nelle case di chi veramente ha bisogno, visto che sono sempre di più le richieste e che il 55% di chi adesso si rivolge al Comune prima dell’attuale congiuntura economica era sconosciuto ai Servizi sociali.
VERONA
SI METTE IN MOSTRA
MOSTRE
Dal 2018 creato il Sistema museale unico, questo significa che gli otto musei civici comunali hanno cambiato marcia. Più attività espositiva e scientifica, razionalizzazione delle spese, promozione mirata e politiche culturali di qualità per tutti. L’incremento dei visitatori ci ha dato ragione, anche come frequenza delle centinaia di attività culturali, che fanno dei musei luoghi da vivere e non solo da visitare. Le mostre organizzate in 5 anni sono state circa una trentina, inclusi i tre grandi titoli.


VERONA
SI METTE IN MOSTRA
MOSTRE
Dal 2018 creato il Sistema museale unico, questo significa che gli otto musei civici comunali hanno cambiato marcia. Più attività espositiva e scientifica, razionalizzazione delle spese, promozione mirata e politiche culturali di qualità per tutti. L’incremento dei visitatori ci ha dato ragione, anche come frequenza delle centinaia di attività culturali, che fanno dei musei luoghi da vivere e non solo da visitare. Le mostre organizzate in 5 anni sono state circa una trentina, inclusi i tre grandi titoli.
“Il tempo di Giacometti da Chagall a Kandinsky” – capolavori della Fondazione Maeght, esposizione nel 2019 a cura di Marco Goldin, purtroppo con chiusura anticipata per il Covid. Fra il 2020 e 2021 c’è stata “Dante a Verona 1321-2021” per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri”, mentre nel 2022 in Gran Guardia sarà presente la mostra “Caroto e le arti tra Mantegna e Veronese”, la prima grande esposizione che Verona dedica al suo pittore. Innovazione anche alla Galleria d’arte moderna con nuovi percorsi espositivi e numerose donazioni di opere d’arte da parte di mecenati che vedono nelle nostre strutture il luogo ideale di valorizzazione.